"C'era come la
sensazione che mentre gli uomini vanno e vengono, nascono e muoiono, i libri
invece godono di eternità. Quand'ero piccolo, da grande volevo diventare un
libro. Non uno scrittore, un libro: perché le persone le si può uccidere come
formiche. Anche uno scrittore, non è difficile ucciderlo. Mentre un libro,
quand'anche lo si distrugga con metodo, è probabile che un esemplare comunque
si salvi e preservi la sua vita di scaffale, una vita eterna, muta, su un
ripiano dimenticato in qualche sperduta biblioteca a Reykjavik, Valladolid,
Vancouver".
(Amos Oz)