“Il primo libro è stato Pinocchio, ma ancora non sapevo leggere.
Avevo 5 anni e me lo leggeva mia zia, la sera. Pinocchio finiva impiccato,
annegato, legato alla catena, ma era letto da una voce amica che
tranquillizzava e che confortava. Aspettavo con impazienza la sera dopo per
provare le stesse emozioni, e anche la paura. Una paura di cui mi sono
ricordato con nostalgia quando ho disegnato
Pinocchio. Ho capito che ai bambini la paura piace, insieme alle tenebre, al
mistero, al buio, al freddo, tutte queste cose piace molto sentirle raccontare,
anche il pericolo, perché sono l’attesa di una salvezza che arriverà il giorno
dopo. E’ un bambino fortunato quello che sente la mamma che gli legge o gli
racconta queste storie, spero che le mamme lo facciano ancora, credo che sia
una delle cose belle dell’infanzia”.
Roberto Innocenti –La mia vita in una fiaba, a cura di
Rossana Dedola – Della Porta editori